Il diritto d’autore (vedi la sezione sul sito S.I.A.E.) corrisponde all’insieme dei diritti morali e patrimoniali che appartengono all’autore di un’opera intellettuale, il quale ha, appunto, il diritto esclusivo di utilizzare e fruire dell’opera, in modo intrasferibile e irrinunciabile: l’autore, cioè, è il padre dell’opera e non può abdicare alla sua paternità, nè trasferirla a soggetti terzi. Diversamente, il diritto patrimoniale può essere trasferito a terzi, venduto al fine – per esempio – di una rappresentazione o di una azione di comunicazione, ad esempio una campagna pubblicitaria che appunto contempli un’opera di un designer, un grafico, un fotografo. Il soggetto quindi può cedere il diritto patrimoniale delle proprie opere e idee ma non il diritto morale.
Dall’avvento di internet e in particolar modo dalla diffusione dei social media, sempre più spesso il diritto d’autore viene eluso in modo “selvaggio e incontrollabile”: i contenuti testuali, fotografici e iconografici presenti nei siti web, nei forum di discussione, nei profili “social”, le informazioni, immagini, grafici, disegni che sono di esclusiva proprietà di chi li ha creati, e come tali coperti da copyright e dalla normativa in materia di proprietà intellettuale, vengono – in tutto o in parte – copiati, condivisi, pubblicati e utilizzati da soggetti terzi: questo significa che chiunque – pur non possedendo alcuna licenza nè diritto d’uso – quasi mai volontariamente, ma spesso per semplice ignoranza di questi principi – contravviene alla normativa in materia, utilizzando e diffondendo, anche a scopo commerciale, prodotti e opere intellettuali non proprie, senza preventiva autorizzazione dell’autore delle stesse. Ne deriva che le opere di ingegno e di intelletto, ai tempi di internet, sono oggetto costante di “pirateria” e di utilizzo scorretto.
Per quel che riguarda i contenuti fotografici e iconografici, che maggiormente sono oggetto dell’utilizzo selvaggio da utenti in rete, le agenzie di comunicazione, i designer e i pubblicitari seri e attenti al rispetto delle leggi sono soliti utilizzare banche-dati online che propongono in vendita fotografie professionali con licenza di utilizzo Creative Commons, ad esempio: Shutterstock, Fotolia, Istockphoto, GettyImages. Spesso, inoltre, la creatività nelle campagne pubblicitarie, nei progetti web e nelle immagini alla base delle opere di marketing utilizzano un concept creato con fotografie, illustrazioni originali, contenuti visivi creati dai pubblicitari stessi, tramite le opere di fotografi, designer e illustratori interni alle agenzie stesse.
I contenuti testuali, invece, nelle azioni di strutturazione e costruzione del corporate identity aziendale, vengono ideati e redatti da figure professionali esperte quali i copywriter, professionisti che si occupano appunto della redazione di testi, comunicati stampa, nell’ideazione di piani editoriali per le realtà aziendali che vogliano comunicare la propria realtà e unicità: l’attività di copywriting e diffusione di testi originali e di qualità è denominata “content marketing“.
E’ importante sapere che sempre più spesso le aziende e i brand più autorevoli, spesso multinazionali, utilizzano strumenti di controllo che scandagliano la rete per trovare casi di utilizzo non autorizzato delle proprie opere.
Maggiori e più approfondite indicazioni sulla protezione del diritto d’autore sono prelevabili da questo documento in formato PDF.